Michela: Marco, il 2024 si chiude con un premio straordinario per i dipendenti. Come si collega questa scelta alle iniziative di welfare aziendale introdotte negli anni scorsi?
Marco: Grazie per la domanda. Questo premio straordinario di 1.000 euro netti attraverso buoni di acquisto rappresenta un passo ulteriore nel nostro percorso di attenzione alle persone, già avviato con l’introduzione della piattaforma di welfare aziendale. Come spiegato nella precedente intervista, la piattaforma ci permette di distribuire risorse in modo efficace e immediato, rispondendo concretamente alle esigenze delle famiglie e riducendo l’impatto fiscale. È una logica di continuità: premiare chi contribuisce al successo aziendale e migliorare il benessere generale.
Michela: Quali sono stati i fattori chiave che hanno permesso a IMESA di ottenere risultati così straordinari nel 2024?
Marco: La chiave è il lavoro di squadra. Ogni persona in azienda ha dato il massimo e, come abbiamo visto con il superamento dell’obiettivo EBITDA, l’efficienza e la qualità del nostro lavoro sono state premianti. Anche se il fatturato è leggermente inferiore al budget, abbiamo dimostrato una grande capacità di ottimizzazione e una forte collaborazione. Questo premio straordinario e il welfare di risultato che erogheremo ad aprile ne sono il riconoscimento.
Michela: Come evolve il welfare di risultato per il 2025?
Marco: Nel 2025 ci aspettiamo che il welfare di risultato mostri tutto il suo potenziale. Come anticipato nella scorsa intervista, abbiamo adottato un sistema di incentivi progressivi con soglie di accesso, budget ed extra. Questo approccio premia sia il raggiungimento parziale sia quello pieno degli obiettivi, motivando i dipendenti a migliorarsi costantemente. Inoltre, prevediamo di affinare ulteriormente il sistema grazie ai feedback raccolti durante quest’anno.
Michela: IMESA ha parlato molto di investimenti per le persone. Quali sono i principali progetti per il prossimo anno?
Marco: Nel 2025, uno dei nostri obiettivi principali sarà raddoppiare le ore di formazione, arrivando a 6.000, con un mix equilibrato tra competenze tecniche e soft skills. A questo si aggiunge un nuovo programma di gestione dei talenti: identificheremo circa il 15% della popolazione aziendale per un percorso personalizzato di sviluppo. Queste persone avranno un mentor aziendale e saranno supportate dalla piattaforma TalentWare, che gestirà piani di sviluppo e successione.
Michela: Cosa ci può dire sul comitato ESG e sulle iniziative intraprese nel 2024?
Marco: Il lavoro del comitato ESG, composto da Claudio Schiavoni, Roberto Grilli, Claudia Poma, Andrea David e Luca Anibaldi, è stato straordinario. Abbiamo aperto un canale di ascolto sui temi della sostenibilità e destinato un budget per il wellbeing e la comunità. Questo è un passo importante per fare di IMESA non solo un’azienda orientata ai profitti, ma anche un attore sociale e culturale. Ci ispiriamo alle parole di Adriano Olivetti:
“La fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica. Occorre superare le divisioni fra capitale e lavoro, industria e agricoltura, produzione e cultura.”
Michela: Come si traducono nella quotidianità aziendale i valori di IMESA?
Marco: Come ho già avuto modo di dire, non ci limitiamo alle parole. Gli straordinari risultati del 2024 ci consentono di investire di più non solo nelle persone ma anche nella comunità. Ogni decisione, dal welfare di risultato agli investimenti in formazione e talenti, mira a costruire un futuro sostenibile e inclusivo. Questo approccio è anche alla base del nostro impegno verso l’ESG: siamo convinti che il successo economico debba andare di pari passo con lo sviluppo sociale e culturale.
Michela: Un messaggio per i dipendenti e la comunità?
Marco: A tutte le persone di IMESA voglio dire grazie. Ogni risultato che celebriamo è il frutto del vostro impegno e della vostra dedizione. Il premio straordinario è solo un simbolo di riconoscenza, ma guardiamo al 2025 con la volontà di fare ancora di più: per voi, per l’azienda e per la comunità. Insieme, possiamo costruire qualcosa di unico.