Punto di riferimento per la gestione del magazzino, Mauro ha accompagnato l’evoluzione di Imesa con costanza e professionalità, contribuendo all’efficienza dei processi e alla crescita dell’organizzazione.
“In Imesa ho trovato fiducia e responsabilità: due cose che ti fanno dare sempre il massimo.”
Michela: Mauro, ci racconti come sei arrivato in Imesa?
Mauro: Sono entrato in Imesa nel febbraio del 1997, quando l’azienda era ancora in Via Cappannini. Venivo da un’altra realtà e, pur essendo odontotecnico di formazione, avevo scelto di cambiare strada. Ho iniziato occupandomi di imballaggio e consegna materiali, poi sono cresciuto gradualmente, assumendo nuove responsabilità: dall’inserimento bolle e ordini per il magazzino, al controllo accettazione, fino a diventare indipendente nella gestione quotidiana del magazzino stesso.
Michela: Com’era il magazzino agli inizi e come si è evoluto nel tempo?
Mauro: All’inizio era davvero complicato: il magazzino era distribuito in diversi punti dell’officina e gestirlo non era semplice. Un momento chiave è arrivato nel 2016, quando il Direttore Generale l’Ing. Abramucci e Alessandro Franciolini, l’allora responsabile del magazzino, mi affidarono la gestione di una grande commessa per il cliente Petrofac: 50 casse destinate all’estero. Ricordo bene il panico del primo giorno, ma mi sono rimboccato le maniche e, con l’aiuto del team, siamo riusciti a rispettare tutte le scadenze. Consegnammo i quadri in perfette condizioni, completi di tutta la documentazione necessaria per l’esportazione. Quell’esperienza mi ha fatto capire quanto organizzazione, attenzione e collaborazione siano fondamentali, e ha segnato un punto di svolta nell’evoluzione del magazzino.
Michela: Sicuramente avrai superato anche momenti difficili o significativi nel tuo percorso… quali sfide ti hanno fatto crescere professionalmente e personalmente in Imesa?
Mauro: Dal 2021 ho vissuto un periodo piuttosto difficile, durato diversi mesi, ma con pazienza e determinazione sono riuscito a superarlo. Poi, nel maggio 2023, il nostro AD Marco Achilli mi ha richiamato, affidandomi nuovamente la responsabilità del magazzino. Ricordo ancora l’emozione di quel momento: sentire di nuovo la fiducia dell’azienda mi ha dato una carica incredibile. È stato l’inizio di un percorso di cambiamento stimolante, con l’idea di un nuovo magazzino e l’introduzione del magazzino verticale. Affrontare queste novità mi ha permesso non solo di crescere professionalmente, ma anche di contribuire in modo concreto a rendere il magazzino più efficiente, moderno e all’altezza delle sfide future.
Michela: In cosa consiste questo miglioramento?
Mauro: Oggi il sistema MRP genera automaticamente le liste di prelievo: i materiali standard sono sempre disponibili, i prelievi vengono registrati in automatico e questo garantisce maggiore efficienza. Abbiamo rivisto il layout dell’officina, individuando l’area più adatta, e a fine 2024 mi è stata comunicata la realizzazione del nuovo magazzino con la gestione dei picker. Oggi coordino 9 persone e mi occupo della gestione complessiva del magazzino.
Michela: Come vivi questa nuova responsabilità?
Mauro: Con grande orgoglio e anche con un po’ di emozione. Durante una delle sue visite in officina, il fondatore, Sergio Schiavoni mi chiese cosa facessi in azienda e io, per un attimo, quasi faticai a rispondere. Sono il responsabile del magazzino, e rispetto a tutto ciò che ha costruito lui, il mio ruolo può sembrare piccolo. Eppure, ogni giorno mi rendo conto di quanto sia importante: ogni attività, anche quella che può sembrare più semplice, contribuisce al successo dell’intera squadra. Questo ruolo mi ha insegnato a dare il massimo, non solo per portare avanti le mie responsabilità, ma anche per sostenere i colleghi e far sì che l’azienda funzioni al meglio. È una bella soddisfazione sentirsi parte di qualcosa di più grande, vedere come l’impegno di ciascuno si intreccia e rende possibile la crescita di tutti.
Michela: Mauro, considerando tutti gli anni che hai passato in Imesa, cosa apprezzi oggi più di ogni altra cosa nella vita quotidiana in azienda?
Mauro: Dopo tutti questi anni, credo che ciò che apprezzo di più sia il senso di comunità e la vicinanza tra le persone. Tutte le novità legate al welfare aziendale, infatti, si percepiscono concretamente nella quotidianità e fanno capire quanto l’azienda tenga davvero al benessere di chi ci lavora. Dalle iniziative sulla salute e la formazione, fino ai momenti di condivisione, come il Family Day dello scorso sabato 11/10, l’impatto è tangibile. È stata un’esperienza davvero positiva: trascorrere del tempo con i colleghi e le loro famiglie, vedere i bambini divertirsi e condividere momenti di gioco e convivialità ci ha fatto sentire ancora più parte di una squadra, rafforzando il senso di comunità all’interno dell’azienda.
Michela: Grazie, Mauro, per aver condiviso la tua esperienza con noi!