L’azienda del Gruppo Schiavoni ha sviluppato nuovi sistemi elettrici per l’imponente unità a servizio di impianti petroliferi offshore. Sicurezza e semplicità nei comandi i punti di forza.
Il presidente Schiavoni: “Si consolida la lunga partnership con Saipem”.
IMESA, azienda del Gruppo Schiavoni che si colloca tra i leader europei nella produzione di sistemi elettromeccanici, firma i nuovi quadri elettrici a servizio della Saipem 7.000, nave gru per i sollevamenti di carichi pesanti, piattaforme petrolifere e posa in acque profonde, tra le più grandi al mondo. Per questa imbarcazione IMESA ha progettato un quadro elettrico innovativo, blindato ad arco interno, che presenta due vantaggi fondamentali: massima sicurezza e semplicità nei comandi. Una soluzione tecnologicamente avanzata con cui l’azienda si è aggiudicata la gara indetta dalla società Saipem, uno dei leader mondiali nei servizi di perforazione, ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di condotte e grandi impianti nel settore Oil&Gas a mare e a terra.
La fornitura si inquadra nell’intervento di riammodernamento dell’impianto elettrico della Saipem 7.000, su cui erano già operativi quadri IMESA.
“Questa nuova realizzazione – dichiara Sergio Schiavoni, fondatore di IMESA e presidente del Gruppo Schiavoni – consolida la lunga collaborazione con Saipem, valorizzando l’affidabilità dei nostri sistemi e la capacità di proporre soluzioni innovative su misura, rispettando tempistiche stringenti. Siamo particolarmente orgogliosi di essere ancora al fianco di un’eccellenza dell’ingegneria e della costruzione mondiale come Saipem nella valorizzazione di questo gioiello della flotta”.
In questo progetto IMESA mette a frutto quanto già realizzato negli interventi di riqualificazione della flotta Saipem in particolare con il Castorone, nave posatubi unica al mondo di cui l’azienda ha ridisegnato il sistema elettrico di generazione, protezione e controllo.
Per la Saipem 7.000 verranno forniti i quadri elettrici principali ed i quadri di commutazione per la media e la bassa tensione. Il quadro è diviso in sottosezioni, una modalità che permette di ottimizzare l’erogazione e la fruizione dell’energia e di isolare prontamente l’area in presenza di un eventuale guasto, consentendo la prosecuzione delle normali funzionalità. Un ulteriore elemento di forza che ha consentito ad IMESA di imporsi nella competizione con realtà internazionali è la qualità delle soluzioni in rapporto all’esistente, con una progettazione capace di gestire al meglio gli spazi disponibili nelle sale quadri.
I quadri elettrici progettati per la Saipem 7.000 verranno realizzati nello stabilimento di Jesi (Ancona); è prevista anche un’intensa attività per la fase di installazione, che vedrà impegnato il team IMESA nelle operazioni di integrazione con le strutture esistenti presso il cantiere scelto da Saipem per gli interventi di riammodernamento.
Questo progetto segna un nuovo importante traguardo nel comparto navale, settore dal valore strategico per IMESA, e conferma il ruolo chiave del nuovo dipartimento dedicato al service, che integra l’offerta dei prodotti e le lavorazioni in situ con una serie di servizi per soddisfare al meglio le specifiche esigenze del cliente.