Michela: Ciao Paolo, il tuo è un bel esempio di crescita professionale, sei da 37 anni nella nostra azienda. Vuoi raccontarci il tuo esordio e come è stato il tuo percorso?
Paolo: Si molto volentieri! Sono stato assunto nel 1987 come disegnatore elettrico, eravamo in 5 all’epoca nell’ufficio tecnico. Anche allora si investiva molto nei giovani, mi hanno subito fatto frequentare un corso a Bologna per imparare ad utilizzare una “work Station”. Mi ricordo che era una novità assoluta, tanto che Sergio Schiavoni quando portava in visita personalità di spicco e clienti faceva visitare loro il nostro ufficio per mostrare queste work station.
Dopo 15 anni, dalla progettazione elettrica, sono passato al ruolo di PM, inizialmente solo come tecnico ma poi progressivamente interagendo anche con la parte commerciale. Il ruolo del PM è quello di guidare il team di progetto verso l’obiettivo che intende perseguire il cliente, assicurando il rispetto dei costi, dei tempi e della qualità del progetto.
Dopo ulteriori 10 anni sono stato promosso a Responsabile dei PM, una nuova sfida per me che ho accolto con molta gratitudine ed ha rafforzato il mio sentimento di riconoscenza verso l’azienda. Posso affermare che mi sento stimato come persona e sono molto orgoglioso!
Michela: L’ingresso di Marco Achilli ha segnato in un certo senso una svolta. Di fatto ha inserito il welfare ed è molto attento a mettere al primo posto le persone. Ha introdotto le tematiche ESG e tra gli obiettivi aziendali da perseguire tiene particolarmente alla soddisfazione dei dipendenti. Tu cosa ne pensi?
Paolo: Ribadisco che non posso che essere riconoscente a tutta la famiglia Schiavoni, ma in particolar modo a Marco che mi ha dato questa nuova opportunità di crescita. Oggi mi sento ascoltato, apprezzo molto l’importanza che Marco da alla comunicazione interna, la condivisione degli obiettivi aziendali rende la strada da fare molto più stimolante. Il welfare, anche se contrattuale, è un aiuto concreto per le famiglie e trovo fondamentale la possibilità che ci viene data di meglio conciliare lavoro e famiglia con l’orario flessibile e lo smart working.
Michela: Senti la responsabilità del tuo nuovo ruolo?
Paolo: Assolutamente, gestire le persone non è sempre facile quindi sto imparando ma credo molto nel lavoro di squadra. Sono stato 19 anni allenatore di pallavolo, sia maschile che femminile, per cui il mio obiettivo è creare un bel gruppo e trasferire loro il mio entusiasmo per affrontare insieme le nuove sfide!
Michela: Sembrerebbe tutto bello e facile?
Paolo: No non lo è mai ma sono ambizioso, nel senso di ambire all’azione! Mi interfaccio regolarmente con il reparto produttivo, ed ho percepito che spesso i ragazzi si sentono messi da parte.
Dobbiamo riconoscere il loro merito, il loro lavoro è fondamentale ed a mio avviso Marco lo ha capito e mi sento di dire che stiamo tutti lavorando per farli sentire parte integrante dello stesso progetto!
Michela: Grazie Paolo per il tuo entusiasmo e ti auguriamo tutti di crescere ancora!