Michela: Buongiorno Michele, sei entrato da poco a far parte del Team IMESA. Prima di tutto, quali sono le tue esperienze pregresse?
Michele: Da quando mi sono laureato in Ingegneria Meccanica, ho sempre lavorato in multinazionali inglesi. La prima si occupava di servizi HR. Poi, ed è il grosso della mia esperienza, sono entrato in Spirax Sarco, multinazionale che si occupa di apparecchiature per controllo e regolazione dei fluidi. In quest’ultima ho iniziato con il ruolo di commerciale di campo, fino a diventare responsabile vendite di tutto il mercato industriale italiano.
Michela: Hai trovato difficoltà ad inserirti in un’azienda più piccola, molto legata al suo territorio?
Michele: All’inizio certamente ho notato differenze abissali, dalle procedure, alla mancanza di una serie di figure specialistiche che, per forza di cose, dovevano essere accentrate su persone con competenze più trasversali. Però l’ambiente più piccolo e l’agilità delle persone mi hanno fatto trovare bene da subito, apprezzando l’agilità che invece contraddistingue le aziende più piccole.
Michela: A distanza di qualche mese, puoi dirci quali sono stati i primi interventi che hai ritenuto importante dover fare?
Michele: La prima cosa, fondamentale, era stato di capire come estrarre e utilizzare i dati dal gestionale. Non solo perché ero abituato a farlo ogni giorno, ma anche perché sta alla base di ogni strategia da fare nel futuro. Poi reintegrare qualche risorsa chiave che manca nell’organico, come il Key Account Energia e un altro Proposal. Ma ce ne sono anche altre che verranno.
Michela: Invece, per la parte commerciale, hai già chiara una strategia per allargare la nostra presenza sul mercato?
Michele: La strategia è un qualcosa che si sviluppa nel tempo perché, se fatta male o affrettata, può fare danni. In questo primi mesi il mio focus è conoscere l’azienda, le persone, il mercato, cercando di migliorare l’esistente e ricreando una squadra di collaboratori di cui mi posso fidare e delegare le iniziative. Come mercati target, i principali focus sono le agenzie a livello Italia, lo sviluppo di qualche paese mediorientale selezionato e i settori/clienti storici, come il settore delle FPSO, che ha un enorme potenziale, e l’allargamento della base clienti, clienti marine dove abbiamo un grande tradizione. Inoltre, vorrei esplorare anche la totalità delle utility italiane.
Michela: Sei soddisfatto del tuo nuovo incarico?
Michele: Molto, ammetto che ogni tanto è tosta, in quanto le attività da fare sono molteplici, ma è appassionante e divertente. Giuro non mi sono mai annoiato fino ad oggi.
Michela: Hai già in mente un programma a medio-lungo termine?
Michele: Nel medio termine, oltre alla ricostruzione di una squadra di Key Account completa, vorrei riuscire ad allargare l’offerta con una rinnovata competitività nella Bassa Tensione, soprattutto quella “pesante”, ed estendere l’offerta a soluzioni fino al 36kV, in quanto lo sviluppo del mercato, soprattutto con le rinnovabili, richiede una tensione che non può essere limitata ai 24kV attuali. Poi vedrò in che altri paesi potremo puntare, oltre a quelli già menzionati.
Michela: Ti ringrazio per il tuo tempo e la tua disponibilità. Ti auguriamo tutti buon lavoro!