Michela: Ciao Giulio, ben tornato! In Imesa da 37 anni con una pausa di un anno e mezzo circa. Cosa ti ha spinto a ritornare in Imesa?
Giulio: Sono stato ricontattato dall’azienda che necessitava di una persona con esperienza per la progettazione elettrica. Mi ha chiamato direttamente il nostro AD Marco Achilli, che mi è sembrato da subito propositivo, un vulcano di idee innovative, mi sono sentito coinvolto nei progetti ambiziosi sui quali sta lavorando, per cui ho deciso di volerne far parte.
Michela: Cosa ti aveva spinto, invece, a cambiare lavoro?
Giulio: Il periodo in cui versava l’azienda in quel momento era critico, non a livello lavorativo, ma come sappiamo tutti, ero preoccupato per la situazione finanziaria che si prospettava difficile. Ora le cose sono migliorate e vedo un programma di strategie messe in atto dall’azienda più a lungo termine, questo mi da fiducia.
Michela: Puoi descrivere l’azienda che hai trovato al tuo rientro?
Giulio: La prima cosa che mi ha colpito è l’entusiasmo dei colleghi in ufficio, ho respirato subito una buona atmosfera tra colleghi, cosa che non ho ritrovato invece in officina. Per quanto mi riguarda non ho cambiato mansione, il progettista elettrico è ciò che ho sempre fatto e che mi piace fare, quindi non posso che essere contento. A livello di ristrutturazione aziendale ancora non posso esprimere una opinione precisa.
Michela: Come sei stato accolto dai colleghi vecchi e nuovi?
Giulio: Bene, di fatto sono sempre rimasto in contatto con molti di loro, per cui sono stato contento di rientrare e poter continuare il lavoro insieme e conoscere persone nuove.
Michela: Quale delle iniziative nuove introdotte di recente in Imesa apprezzi maggiormente?
Giulio: Apprezzo molto la flessibilità d’orario e la possibilità di poter pianificare le ferie, questo mi permetterà di conciliare meglio la vita familiare con il lavoro.
Michela: Alla luce della tua esperienza fuori, cosa potrebbe essere ancora migliorato in Imesa?
Giulio: Mah, come ti dicevo vedo un po’ di affanno in opificio, difficoltà operativa a gestire il lavoro, e di umore per carenza di personale principalmente. Ho la percezione che forse mancano alcune figure chiave che non sono ancora state rimpiazzate.
Michela: Grazie Giulio e buon lavoro.